UN VOTO A S. AGATA: MENO “DEVOTO” PIU’ “EDUCATO” (LA SICILIA, 30 gennaio 2012)

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Cara S. Agata,  quest’anno non mi sentirai gridare a squarciagola “cittadini… tutti devoti tutti… viva S. Agata…”,  ma pregherò più in silenzio, con più fede e con un cuore più buono. Quest’anno non mi sgolerò con esagitata enfasi, ma ti sussurrerò orazioni con sincero fervore e con l’animo volto al bene e all’amore verso tutto e tutti. Quest’anno ti offrirò un cero più modesto, ma non ridurrò il Duomo a un bivacco, e la tua “casa” e la tua città, al tuo rientro, non saranno insudiciate da bottiglie, lattine, piatti e bicchieri di plastica, tovaglioli sporchi, residui di arancini, pizzette, panini, “calia” e ogni sorta di sporcizia. Quest’anno tirerò con minore veemenza il cordone della “vara”, ma loderò e darò un senso al tuo martirio diventando migliore, seguendo gli insegnamenti del Cristo che tu hai tanto amato, quel Cristo per cui tu ti facesti martirizzare ma non volesti tradire, quel Cristo a cui offristi la tua verginità  e la tua giovanissima vita e per amor suo perdonasti i carnefici che ti trucidavano. Quest’anno, mia adorata S. Agata, mi vedrai meno esaltato e meno urlante, però diventerò artefice di armonie e mi impegnerò con maggiore determinazione per contribuire a migliorare le disagiate condizioni di coloro che hanno più bisogno. Sarò meno impaziente e farò crescere dentro di me, sempre di più, il desiderio di aiutare gli altri. Sceglierò le cose che davvero sono importanti e non mi farò ingannare da falsi idoli, da cattivi maestri e da fatui sogni. Non avrò pregiudizi nei confronti di chi ha un colore di pelle diverso dalla mia; rispetterò qualsiasi credo religioso, sarò fratello di tutti e sempre disponibile verso colui che avrà bisogno di aiuto. Cara S. Agata,  quest’anno sarò un devoto meno enfatico, ma amerò di più il mio prossimo. Lavorerò con impegno e coscienza, serietà e rettitudine. Soprattutto: lavorerò con amore! Combatterò ogni forma di violenza e di sguaiataggine. Non permetterò che la maleducazione seppellisca questa meravigliosa città. Non sarò più un perdigiorno pigro né un ubriaco notturno. Rispetterò il bene comune e mi adoprerò affinché questo territorio diventi il più possibile civile ordinato e vivibile. Mi comporterò da galantuomo, sempre!  Mi farò portatore di pace e diventerò credente come lo sei stata tu, e amerò la tua Catania come tu da sempre la ami. Rispetterò questa meravigliosa terra che tu da sempre proteggi. Le vorrò bene mantenendola pulita, rispettando i divieti, non commettendo infrazioni e contribuendo con tutte le mie capacità a risolvere  i mille problemi che la affliggono, la deturpano, la umiliano. Questo farò, mia adorata S. Agata, e in questo modo renderò vero onore a te, a Cristo, a tutti i grandi catanesi che hanno costruito la vera grande storia di questa terra. Te lo giuro e ti faccio questo voto, mia dolcissima S. Agata, perché, soltanto così, renderò vero onore alla tua festa e alla nostra splendida, stupenda, bellissima Catania.

Raffaele Pisani

(LA SICILIA, 30 gennaio 2012)

Last modification: Gio 30 Mar 2017
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